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Almanacco 2023: i nostri centri crescono

By January 22, 2024May 2nd, 2024No Comments

Come ogni anno, tiriamo le somme di quanto fatto nei 12 mesi precedenti. Qui il racconto del nostro 2023, per quanto riguarda i centri che gestiamo.

Partiamo dai numeri: in Senegal abbiamo costruito 7 materne rurali e ne gestiamo ancora 4, e tuttǝ conoscono il centro polifunzionale di Keur Marietou. Negli ultimi due anni abbiamo affiancato una scuola a Yeumbel; ed è in costruzione un nuovo plesso a Tanda Bar. In india, invece, collaboriamo con Aid India, che manda avanti due strutture, una a Sathankulam e una a Virudhunagar, in Tamil Nadu. Tutti questi luoghi, periodicamente, hanno bisogno di migliorie, modifiche, rafforzamenti; fanno progressi o vengono presi in carico dallo stato. Nella sezione “I nostri centri crescono” vi raccontiamo come essi si evolvono, ampliano e prosperano.

LA XALEY HUMANISTE
Apriamo il capitolo rimanendo in città, alle porte di Dakar, a Pikine Icotaf. Qui siamo presenti dal 2000 dove abbiamo avviato l’attività cominciando da una modesta stanza in affitto, e di strada ne abbiamo fatta. Nel corso degli anni, la Xaley Humaniste è cresciuta progressivamente, includendo aule per la materna, il nido e le elementari. Oggi è dislocata in tre diverse sedi, tutte sulla stessa via, di cui una di proprietà, e le altre due in affitto. Vi lavorano 41 donne; e vi studiano 601 bambinə. Grazie all’incremento costante delle iscrizioni, a ottobre abbiamo festeggiato l’inaugurazione della nuova struttura (la terza, appunto), che accoglie la primaria e ha una capacità di 280 studentə.

Il complesso fornisce pranzo e colazione, ed è noto nel quartiere per l’attitudine nonviolenta da parte delle insegnanti. Accetta iscrittə con difficoltà economiche, permettendo, anche a chi non la ha, la possibilità di sostenere la retta e di seguire le lezioni. Promuove inoltre un ambiente inclusivo, prendendosi cura di chi ha particolari disagi cognitivi o psicofisici. Moltissime sono infine le occasioni di socializzazione offerte nel pomeriggio: laboratori, corsi di recupero, momenti ludici sono pensati per generare un ambiente di sicurezza e sviluppo, dove formarsi e estendere le proprie capacità relazionali e emotive.

La Xaley Humaniste è riconosciuta come centro di eccellenza, impegnata com’è a fornire un’istruzione complessa e completa, cosa ancor più importante in un paese come il Senegal dove il livello dell’offerta educativa statale è spesso inadeguato, dove vi è un basso tasso di alfabetizzazione, e le strutture scolastiche sono insufficienti, con classi sovraffollate, e personale ridotto.

UNA MATERNA INNOVATIVA A YEUMBEUL
Yeumbeul non è distante da Pikine; siamo ancora nella regione di Dakar. È nella fascia Nord della sua estesa periferia, un’area caratterizzata dalla mancanza di molti dei servizi sociali di base. “Les Petits Polyglottes”, qui, è l’unico spazio prescolare del quartiere, ma – prima del nostro affiancamento – presentava diverse criticità: non era in grado di accogliere un numero elevato di bimbə, i locali non erano idonei allo svolgimento delle attività, gli arredi e i materiali pedagogici erano carenti, e parte del personale possedeva una formazione limitata.

Grazie a un finanziamento dell’Otto per Mille della Chiesa Valdese, in 12 mesi abbiamo potuto ristrutturarne gli ambienti, acquistare nuove attrezzature – anche per la cucina, che quotidianamente è stata rifornita del cibo necessario a garantire la preparazione dei pasti per la mensa -, comperare supporti didattici e giochi, assumere 3 insegnanti, 3 assistenti di classe, 1 animatrice e 1 cuoca. Si è inoltre provveduto a rafforzare le competenze di chi vi lavora grazie all’ingaggio di una consulente pedagogica.

Oggi, che la scuola è passata dall’avere due classi con un totale di 53 alunnə, a possederne tre di materna e una di nido, e è arrivata a fornire un’istruzione prescolare di qualità a 104 bambinə, in salute e ben nutritə; oggi, insomma, che il progetto è terminato, “Les Petits Polyglottes” ha tutte le potenzialità per proseguire il proprio viaggio in autonomia. Auguriamo a Racky e Assane, i gestori e proprietari, che il loro programma continui a prosperare, e a dare un sollievo alle famiglie di Yeumbeul Nord.

KEUR ASKANWI
Siamo a Malika, sempre a settentrione, subito dopo Yeumbeul, ancora a Dakar. Qui sono due anni che abbiamo il piano di costruire un centro polifunzionale per ə bambinə della zona, specialmente quellə che provengono dalla discarica di Mbeubeuss, e per formare gli/le adultə che, dal 2026, non potranno più vivere della raccolta dei rifiuti. Siamo, dunque, in un quadrante molto complesso, con falde inquinate, insicurezza alimentare, scarsissima alfabetizzazione.

Nei due anni passati abbiamo applicato a diversi bandi, sempre senza successo, per vedere questo sogno realizzarsi. Durante l’ultima missione, però, abbiamo condiviso il pensiero che l’edificio disegnato, e la trasformazione dell’area in oggetto, sia per il momento, vista l’entità della spesa, da considerarsi fuori della nostra portata.

Da qui l’idea di abbattere solo una parte dei fabbricati fatiscenti esistenti mantenendo quelli che possono essere recuperati. Si tratterebbe di ripristinare il progetto originario, apportando qualche modifica, e di realizzarlo in più riprese, ampliandolo successivamente. Dopo la prima ristrutturazione potrebbe ospitare due classi, la cucina, i servizi, nonché la base (fondazioni e soletta) per costruire, in un secondo momento, altre aule e spazi comuni.

In questi giorni il gruppo di Energia di Milano sta producendo nuovi pianta e prospetto. E, a breve, ricominceremo a cercare nuovi fondi, augurandoci che, stavolta, Keur Askanwi, possa veder luce.

LE MATERNE RURALI
Il 30 giugno 2023 si è concluso il progetto “Sostegno a scuole materne e alle mense” finanziato dalla Fondazione Prosolidar. Partito il 1 luglio ‘22, questo ha permesso alle nostre strutture rurali di Sossop, Ndiadiane, Bandolou Touculeur e Tattaguine, oltre che a “Les petits polyglottes” di Yeumbel, di poter contare sulla copertura degli stipendi del personale, dei costi per il cibo, delle spese per il carretto-bus e sulla fornitura di materiale didattico.

I villaggi del Senegal sono luoghi dove scarseggiano i mezzi per comprare anche le risorse più banali, fondamentali per il funzionamento delle classi. Tutte le nostre scuole hanno ricevuto a inizio anno una prima fornitura di materiale didattico, replicata tra febbraio e marzo con l’integrazione dei prodotti già consumati o finiti. In un Paese dove, generalmente, vi è un manuale di testo diviso per più alunnə, non vi sono strumenti per una educazione di livello, consentire a tutti e tutte di disporre di attrezzature basilari per l’apprendimento e per svolgere attività ludico-educative, è un grande risultato.
Dell’andamento regolare della mensa, invece, beneficiano sia ə bambinə che parenti e familiari. Le scuole inserite nel progetto hanno ottenuto ogni mese una dotazione di alimenti per la preparazione dei pranzi; il fresco con cadenza settimanale.
Vi è, infine, l’impatto sull’occupazione e sul miglioramento delle condizioni di vita, in generale, per molte persone. Non solo per chi è impiegato direttamente nel programma – tra questi 3 docenti a Ndiadiane, 2 a Bandolou, 1 a Tattaguine; 2 portatori di carretto-bus; 4 custodi, che hanno potuto godere di entrate regolari per l’intero a.a. Nei 4 villaggi e a Yeumbeul buona parte della popolazione ne trae vantaggio: sia perché – appunto – alcunə di essə sono assuntə dallo stesso, sia perché stanno iniziando a nascere piccole attività collaterali (ad es. orti e pollai per la mensa), che in prospettiva potrebbero svilupparsi e dare autosufficienza a intere famiglie.

Per riassumere con dei numeri: nel corso dell’anno sono stati distribuiti circa 70.000 pasti (400 bimbə / 20 giorni al mese), sono state fatte migliaia di corse di carretto e 12 figure professionali hanno usufruito di uno stipendio. Circa 5000 abitanti dei villaggi hanno tratto beneficio economico dal piano.

STATALIZZAZIONE DELL’ECOLE DI BANDOLOU
Dovremmo esserci, anche se il processo è ancora in corso. È stata formalizzata l’ufficializzazione della presa in carico da parte dello Stato della scuola di Bandoulou. Questo significherebbe che gli stipendi degli insegnanti che tutt’ora garantiamo, verrebbero assorbiti dalla Res publica. Mensa e trasporti ricadrebbero ancora sulle nostre spalle, ma già così un bel passo, a livello di autonomia dei progetti, si sarebbe fatto. Rimaniamo in attesa degli svolgimenti futuri, e ci auguriamo le buone notizie arrivino entro la fine dell’anno accademico 23-24.

AULE INFORMATICHE A SATHANKULAM
Ci spostiamo in un altro continente, in India. A Sathankulam e Virudhunagar collaboriamo con Aid India, organizzazione (di cui Peter Raj è presidente) che negli anni – anche grazie a fondi di Energia – ha costruito e gestisce una grande scuola, la Ave Maria, e un orfanotrofio, Island of Hope.

La prima accoglie bambini e bambine dall’asilo al 12 grado, ovvero l’ultimo di liceo. Tra i suoi banchi vi sono alunnə di tutte le estrazioni. Chi può, si fa carico delle spese. Gli/le altrə possono istruirsi grazie al sostegno a distanza e/o a fondi raccolti in altro modo, come ad esempio vendendo cocchi e riso, fonti supplementari per il sostentamento del plesso.
Island of Hope ospita invece 23 bambine. Tutte hanno l’opportunità di andare a scuola, di nutrirsi e curarsi. Qui la situazione è ancora più complessa: la struttura si regge grazie agli aiuti della comunità, di associazioni straniere come la nostra, e ai salti mortali che fanno le persone che vi lavorano.

Dopo aver supportato Aid India nella costruzione della terrazza di Ave Maria (parliamo del 21-22), a seguito dell’ultima missione di novembre, una nostra volontaria, Malvina, ha deciso di destinare alla mensa di Virudhunagar e al completamento delle aule scientifiche di Sathankulam l’intera somma da lei ricavata durante l’ultima festa organizzata in Valpolicella. In questo modo, per il nuovo anno accademico, i bambini e le bambine avranno nuovi spazi dove poter studiare, sperimentare, socializzare.

 

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